Zingaretti contro Renzi: “Il Pd con lui ha perso, stop al partito dei capi”.
(la Repubblica, 11 ottobre 2018)
Renzi con Minniti rovina il “lancio” di Zingaretti nel Pd.
(il Fatto Quotidiano, 12 ottobre 2018)
Primarie Pd, Minniti in campo: “Non sarò il candidato di Renzi”.
(la Repubblica, 13 ottobre 2018)
Minniti aspetta il ritiro di Zingaretti per correre.
(il Fatto Quotidiano, 13 ottobre 2018)
Zingaretti oltre il renzismo: “Pd, è ora di cambiare strada”.
(la Repubblica, 14 ottobre 2018)
Minniti e le primarie: “Ci penso, ho un buon rapporto con la gente”.
(la Repubblica, 15 ottobre 2018)
Piazza grande
Il Pd sembrava morto
ma ad un tratto par risorto
grazie agli speciali effetti
di Nicola Zingaretti.
Il governator laziale,
mentre è in corso il funerale
officiato da Martina,
dice: “Alzati e cammina!”
e il partito, che portento,
si rimette in movimento
riprendendo a litigare,
prima ancor di respirare,
con la lotta fra le bande.
L’occasione è Piazza grande,
la convention di Nicola.
Basta sol qualche parola
sulla via per il Congresso:
“Il partito è assai malmesso
e dobbiam cambiare strada…”.
Si scatena la masnada
e fra un digrignar di denti
saltan fuori i concorrenti:
c’è Richetti, c’è Damiano,
c’è l’amico di Emiliano,
Boccia e il giovane Corallo.
Che fa Renzi? Qui sta il giallo.
Lui si fida sol di sé
ma pur ha capito che
ha commesso un tal disastro
da offuscare il proprio astro,
perciò è meglio una procura
a una nobile figura
che i minchioni calamiti:
chi mai meglio di Minniti,
candidato muscoloso?
Che all’inizio fa il ritroso:
“Potrei fare il segretario
sol con spirito unitario…”,
come dire a Zingaretti:
“Io mi candido e tu smetti”.
Poi però ci prende gusto:
“Penso d’esser l’uomo giusto
al servizio del Paese.
Non renzian, questo è palese
ma ben visto dalla gente”
e presenta prontamente
“Sicurezza e libertà”
libro da eia alalà.
Gentiloni vien spiazzato:
con Nicola si è schierato
ma l’arrivo di Minniti
gli impon democristi riti.
Padre nobile, garante,
soporifero calmante
nella vita del partito:
giammai un giudizio ardito,
una scelta netta e chiara
nella ignobile tonnara
dell’ignobile Pd,
mai un No, giammai un Sì.
Fra i pugnali ed i sorrisi,
ogni giorno più divisi,
i piddin corrono in fretta:
c’è un abisso che li aspetta.
blog MicroMega, 19 ottobre 2018