Mamma li turchi!

La svolta Draghi-Erdogan ridisegna il Mediterraneo.
(la Repubblica, 6 luglio 2022)
Il patto del grano con l’ok Usa primo passo per fermare le armi.
(ibidem)
Draghi da Erdogan. Il “dittatore”: niente curdi, sì al gasdotto.
(il Fatto Quotidiano, 6 luglio 2022)
Draghi ed Erdogan fanno gli alleati sulla Libia e sull’ingresso in Europa.
(Domani, 6 luglio 2022)

Mamma li turchi!

Sleepy Biden, il boss american
in maggio gli ordinò: “Va’ da Erdogan
e stringi un patto: “Fatti i fatti tuoi
purché dian benefici pure a noi!”

E fu così che il turco dittatore
di Draghi diventò focoso amore.
Cinque ministri ad Ankara portò
e nove protocolli lì firmò

capaci di sbrogliare ogni problema.
“Erdogan ogni cosa ti sistema!”
L’accoglienza fu invero eccezionale:
all’arrivo al porton presidenziale

sorriso di Erdogan con man sul cuore.
Qui parlò turco l’italian migliore:
“Ciao soldati!” si narra che abbia detto
ai militar schierati nel picchetto

fra i colpi a salve dei lontan cannoni
e i battiman, le ole e le ovazioni.
A sera nel palazzo del Sultano
in onore dell’ospite italiano

si impegna la sinfonica orchestrina
sperando si allontani la rovina
col rischio di disastri e di tracolli
grazie al valor dei nove protocolli.

La Libia sarà infin pacificata
da Tripoli a Sirte e a Misurata,
il petrolio risgorgherà dai pozzi
e l’Eni finirà con i singhiozzi.

Col grano che uscirà dall’Ucraina
la pace sarà forse più vicina.
“Strategico valore – dice Draghi –
perché la trattativa si propaghi”.

“Controlleremo insiem le migrazioni
evitando l’arrivo dei barconi…”
ascolta soddisfatta Lamorgese
che ancora non conosce il bell’arnese.

“Il nostro accordo è solida architrave
per cooperare nei settori chiave:
difesa missilistica Samp-T
e tutto il gas che viene estratto qui”.

Draghi ha parlato di diritti umani,
nei quali non son forti gli ottomani,
con la solita frase sussurrata
da tutti i dittatori inascoltata.

Non si parlò dei curdi, guarda caso,
poiché Erdogan non ama i ficcanaso.
Il Mar Mediterraneo oggi è migliore
grazie a Draghi, alla Nato e al dittatore.

Il super governicchio

Le Olimpiadi “verdi” di Milano-Cortina stanno devastando il territorio.
(Domani, 8 febbraio 2022)
I soldi del Pnrr di Draghi per costruire una base militare nel Parco naturale di Pisa.
(Domani, 9 aprile 2022)
Draghi e la “città delle armi” che devasterà San Rossore.
(il Fatto Quotidiano, 25 aprile 2022)

Il super governicchio

Il governo di Mario il Dragopardo
ha fatto fuori il floscio baluardo
realizzato da Conte e dai grillini
per liberare gli italian tapini

dagli eterni soprusi del sistema.
In verità non c’era alcun problema
poiché i grillin si stanno suicidando,
c’è solo da capire come e quando.

L’enciclopedica incompetenza
di Super Mario Draghi par l’essenza
di un governo ch’è certamente il peggio
da grande specialista nel surfeggio

sui problemi reali della gente.
Sol di finanza Draghi è competente.
Così mentre governano i migliori
vediam brutture di tutti i colori.

La Cartabia riforma la Giustizia
con soluzion che sono una nequizia.
La prescrizione infatti sparirà
ma solo perché il nome cambierà.

Gli ergastolan van fuor dalla galera
così da prolungarne la carriera.
Chi vuol morire segua la trafila
sganciando prima euro cinquemila.

Siam della Nato il lacchè migliore
e pertanto ci armiam con grande ardore:
per le armi si trovano i quattrini,
per scuola e sanità siamo rancini.

Le armi vanno all’estero senz’Iva,
la pagan le ONG, evviva, evviva!
Il menù per l’ambiente dei migliori:
carbon, trivelle ed inceneritori.

Con le Olimpiadi verdi di Cortina
le Dolomiti vanno alla rovina.
Per le bonifiche i milion stanziati
a Taranto saranno utilizzati

per aumentare un po’ la produzione
e pazienza per i cancri al polmone.
Poligoni e caserme a San Rossore.
Le tasse ai balneari? Ma che orrore!

Va ben l’aggiornamento del catasto
ma delle tasse non si tocchi il tasto.
No alla rincorsa inflazion-salari,
le paghe ferme e i prezzi ben più cari…

Nell’elencare tutte ‘ste porcate
ricordo della mamma le sgridate.
“Senz’ostia il primo venerdì del mese!
Domeniche lontano dalle chiese!

Sfilate nelle piazze comuniste
e disprezzo per quelle democriste.
Fumare di nascosto. Dir bugie.
Frequentar le cattive compagnie.

Tu ti comporti come un senza Dio
ed un giorno dovrai pagarne il fio!
Da morto nell’inferno finirai
dove nel fuoco eterno brucerai!”

Io ne ridevo sgangheratamente.
Ora che tutto ciò mi torna in mente
e vedo i frutti di questo governo
comincio a credere ci sia l’inferno.

pubblicato su Domani, 21 giugno 2022

Tu vuò fa’ l’americano

Draghi avverte Biden: “L’Europa chiede pace”.
(il Giornale, 11 maggio 2022)
“Putin non ci ha divisi”.
(Corriere della Sera, 11 maggio 2022)
Il patto della Casa Bianca.
(la Repubblica, 11 maggio 2022)
L’asse Niente Nulla.
(il Fatto Quotidiano, 12 maggio 2022)
Pacifista, ma atlantista: ed è subito estasi mariana.
(ibidem)

Tu vuò fa’ l’americano

L’uom che in Europa non alcun rivale
è corso in Usa nello studio ovale
per un colloquio con il presidente
al qual si è presentato riverente

come già tutti i premier che in passato
il padrone di casa hanno ossequiato.
Quale il progetto, quale l’obiettivo,
qual ruolo vuol giocar l’italo divo?

Per non sbagliare gioca più di un ruolo:
per compiacere Joe fa il guerraiolo,
per compiacere il Papa il pacifista,
per compiacer Macron l’equilibrista

sperando di sembrare un mediatore.
Per fare dell’Europa il primattore
si estasia quando Biden dice che
“Ha messo insiem la Nato con la Ue”.

Fra un Biden che sonnecchia e parla poco
e un SuperMario senza il sacro fuoco
non contan quel che dicon le parole
poiché risulta chiaro come il sole

che ognuno poi interpreta a suo modo
quello che dicono, tutto fa brodo.
L’incontro fra i due boss non serve a nulla,
ognun con quel che dice si trastulla

ben sapendo che più delle opinioni
conteranno le successive azioni
e, malgrado le pacche sulle spalle
nell’ascoltar le rispettive balle,

ciascuno resterà con la sua idea,
il padrone e il lacchè senza livrea.
Ogni giornale spara il suo progetto
ed ogni titolo è il suo grilletto.

Solo la verità è ciò che manca.
“E’ questo il patto della Casa bianca!”
“Questo è un patto per Kiev, storico evento”.
“Un formidabile allineamento!”

“Il premier preme per il negoziato!”
“Un ponte sull’Oceano si è gettato!”
“Asse di ferro, Joe e Mario uniti”.
“Per staccarci gli sforzi son falliti!”

“Draghi in Usa, una spinta per la pace”.
“Fai la pace con Putin!” è il più audace.
Finito il tète a tète, cambia scenario:
manda i cannoni a Kiev SuperMario

e stanzia altri miliardi il presidente.
A chi è più attento forse torna in mente
che nel duemiladue fu Berlusconi,
presenti di Usa e Francia i capoccioni,

a far la cosa giusta, preso in giro
da quasi tutto il mondo. Vladimiro
fece volare a Pratica di Mare
e con la Nato lo volle sposare

a caccia di un doman meno fetente.
Nel veder ch’è successo di recente
il Cavalier l’aveva indovinata:
sembrava ma non era una cazzata,

quella Nato non era il miserere.
Quale morale se ne può ottenere?
Anche una pendola rotta e vetusta
segna due volte al giorno l’ora giusta.

Domani, 19 maggio 2022

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