Achtung! Banditi!

Anche i boxer di Cota a spese della Regione. Piemonte, il governatore li comprò a Boston.
(la Repubblica, 4 dicembre 2013)
Cota: “I mutandoni verdi? Colpa della segretaria”.
(la Repubblica, 5 dicembre 2013)
Mutandoni verdi, la segretaria smentisce Cota.
(la Repubblica, 7 dicembre 2013)
Le Regioni servono solo per le abbuffate.
(il Fatto Quotidiano, 8 dicembre 2013)
Tante Regioni, sempre la solita casta.
(ibidem)

Achtung! Banditi!

Chi dice: “La politica è un servizio
fatto a favore degli amministrati”
o di mentir coltiva il brutto vizio
o tien occhi ed orecchie ben tappati.

Pare che i consiglieri regionali
d’ogni Region, partito, sesso e età,
se non son proprio veri criminali,
non sian certo campioni di onestà.

L’ideologico falso, il peculato,
la truffa e l’illegal finanziamento
sembrano infatti i tipi di reato
che commetton qua e là, con gran talento.

Ecco l’uso dei pubblici quattrini
che fan questi politici immorali:
foulard e campanacci per bovini,
sushi, multe, ritiri spirituali,

tinture per capelli, sfogliatelle,
parking, cd, cravatte per gli autisti,
cene nei ristoranti pluri stelle,
gratta e vinci, caffè, gadget fascisti,

soggiorni in Austria, busti di Benito,
regalino di nozze all’assessore,
un buon caffè a Torino deglutito
mentre sta in Belgio il suo sorseggiatore,

pranzo di nozze dell’amata figlia,
animali in ceramica, sondaggi,
alimenti per tutta la famiglia,
cibo per gatti, medicine, viaggi,

mutandine di pizzo, tosaerba,
dvd, cesso pubblico a gettoni,
collanina di Tiffany, superba,
gita ad Amalfi, penne, panettoni,

show di lap dance, arredi per il bagno,
cena con ben sessantasei coperti,
gelati, pizza e vini, bevo e magno,
consulenze di neo generi esperti,

toilette del can, occhial, cioccolatini,
manuali erotici, pasticceria,
tabacchi, slot machine, manifestini,
bar, detersivi per la pulizia,

più di cento fiscali ricevute
di ristoranti dove non si è stati,
trattamenti termal per la salute,
convegni a San Silvestro organizzati,

benzina, personal beneficienza,
notte a Paris, romantiche cenette,
Juventus-Milan, scontro di eccellenza,
Barbie, enoteche con grandi etichette,

prestazion d’impudiche segretarie
le qual per darla fanno la fattura,
mutande verdi quasi leggendarie
a Boston comperate, addirittura,

ben cinque cene nella stessa sera
ed in luoghi diversi per di più,
la Tarsu, tassa sulla pattumiera,
ferramenta, telefoni, auto blu.

Per un processo a tutti i delinquenti
di questa eterna ed infinita casta
son mille magistrati insufficienti
ed in galera il posto neppur basta.

A questo punto l’unico rimedio
è cacciar sanguisughe e parassiti
con gesto dell’ombrello, dito medio
e un calcio in culo al grido di: “Banditi!”

blog MicroMega, 13 dicembre 2013

Calderoli, ma non solo

Calderoli: maiale-day contro le moschee.
L’ex ministro leghista contro la realizzazione dell’edificio di culto a Bologna.
(la Repubblica, 14 settembre 2007)
Calderoli, razzismo contro la Kyenge. L’ira di Napolitano: “Imbarbarimento”.
Il leghista: ricorda un orango. Insorge il Pd: si dimetta.
(la Repubblica, 15 luglio 2013)
Dalle t-shirt ai maiali, il ritorno del kamikaze a caccia di visibilità.
(ibidem)
“Caso Kyenge, un’ombra sull’Expo”. La sfida di Letta, ma Calderoli resta.
(la Repubblica, 16 luglio 2013)
Il governo minaccia la Lega, ma Calderoli non si dimette.
(il Fatto Quotidiano, 16 luglio 2013)

Calderoli, ma non solo

Il rubizzo odontoiatra
come un can rognoso latra
alla festa di Treviglio,
un padano gozzoviglio

di leghisti, stirpe estinta
che di esistere fa finta.
Disse un giorno, senza impaccio:
“Lo confesso, non mi piaccio,

ma al politico teatrino
serve qualche burattino
che dia visibilità.
Il mio ruolo è questo qua:

far vedere che la Lega,
la qual tanti pirla strega
di minchioni mai satolla,
è un partito che non molla”.

E a Treviglio Calderoli
ha spiegato ai fieri stuoli
con il camiciotto verde
grufolanti fra le merde,

fra la spazzatura e il fango,
che assomiglia ad un orango
Cecile Kyenge, la ministra
fatta tal dalla sinistra.

L’infam e razzista exploit
dell’oscen quaraquaquà,
che fa il vice presidente
del Senato indegnamente,

ha sconvolto il Colle e Letta:
“Grave indignazion!” “Vendetta!”
C’è da chiedere: “Suvvia,
perché tanta ipocrisia?

Del padan non conoscete
le prodezze? Andate in rete!”
Questo illustre personaggio
in passato fece il saggio,

il ministro, il bruciatore,
il brutal provocatore,
il sobillator padano,
il blasfemo del Corano.

Troppi non comunitari
giungono attraverso i mari?
“Soluzion presto trovata:
basta qualche cannonata”.

Hanno preso un assassino?
“Senza far tanto casino,
usiam la maniera forte,
ci vuol la pena di morte!”

E ancor: “Tolleranza zero,
espulsione di ogni nero!”
Con provocazion brutale
passeggiò con un maiale

sul terren per la moschea
e lanciò la bella idea
di far un maiale-day
nel qual sfilino cortei

di maiali e di padani,
in dispregio ai musulmani.
E con questi precedenti
è un dei vice presidenti

del Senato del Paese.
“Per il cul tutti vi prese
e fingete indignazioni
solo per tenerci buoni.

Tutto quello che di orrendo
ogni giorno sta accadendo
nell’ex bella Italia nostra
è anzitutto colpa vostra!

Siete ipocriti e correi,
conniventi e farisei.
Fuori dalle palle, orsù,
non vi sopportiamo più!”

blog MicroMega, 19 luglio 2013

I gemelli del flop

“Otto milioni a Formigoni in viaggi, banche e contanti”. E’ associazione a delinquere.
Sanità lombarda, i pm contestano anche la corruzione.
(la Repubblica, 13 febbraio 2013)
Finmeccanica, vertici in manette.
(ibidem)
Finmeccanica, arrestato Orsi. Maroni trema, Monti nei guai.
(il Fatto Quotidiano, 13 febbraio 2013)
Maroni disse: “Sei l’uomo migliore per questo ruolo”.
(ibidem)
La banda Formigoni. I pm: viaggi, yacht e contanti. Sanità, chiuse le indagini.
“Al vertice di una associazione a delinquere ha vissuto dieci anni coi soldi di Daccò e Simone”.
(ibidem)
Consulenze e favori, così il giro delle tangenti ha toccato anche la Lega.
(la Repubblica, 14 febbraio 2013)
Champagne e creme per il viso, ma dal conto di Formigoni non usciva neanche un euro.
(ibidem)
Il patto indecente.
(ibidem)
Formigoni, i contanti anche all’ex fidanzata. Lei ammette: mi aiutò a comprare casa.
(la Repubblica, 15 febbraio 2013)
Sarti, cuochi e viaggi gratis. La vita di Celeste Formigoni.
(il Fatto Quotidiano, 15 febbraio 2013)

I gemelli del flop

Per voler del Cavaliere
assetato di potere
Pdl e verde Lega
fanno ancor mesta congrega.

“Conquistiam la Lombardia!”
ed in lieta compagnia
ecco che Bobo Maroni
e il Celeste Formigoni

fan la coppia che ributta.
L’uno la Sanità sfrutta,
a parer della Procura,
con ciellina mungitura

a mo’ di mandrian leghista.
L’altro, Bobo il moralista,
impugnando una ramazza
dalla Lega fuori spazza

chi ha rubato a piene mani,
non a caso sol bossiani.
L’uno vive da mendico
con l’aiuto di un amico,

che di nome fa Daccò,
che lo aiuta come può:
con vacanze tropicali,
con menù internazionali

e champagne millesimato,
con gli yacht dov’è ospitato
con l’amor che ha appena colto,
con le creme per il volto

e all’amica ricche doti.
Alla faccia dei suoi voti
di purezza e povertà.
L’altro è in gran difficoltà

per il dubbio sui quattrin
che Orsi, detto Mister Clean,
dal padan sonsorizzato
sembrerebbe avergli dato.

Il boiardo sta i galera
mentre Bobo si dispera
perché teme l’uragan.
Bossi con i suoi padan

si son già messi in cammino
per cacciare il netturbino
che brandiva la ramazza,
se Ambrosoli via non spazza.

Il Celeste non sta meglio:
un piemme troppo sveglio,
con elettoral complotto,
gli sta dando del corrotto

a delinquere associato.
Il caiman che si è affidato
a Maroni ed al Formiga
non poteva aver più sfiga.

“Sta svanendo il suo potere,
non le restan, Cavaliere,
che due opzioni: o dritto in cella
o ad Antigua con la bella!”

blog MicroMega, 16 febbraio 2013

Top