Passodopopasso

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“Da oggi al via i MilleGiorni, non sono ammalato di annunci”.
(la Repubblica, 2 settembre 2014)
Occupazione e cantieri. Sul sito dei MilleGiorni l’Italia ad alto ottimismo fatta solo di belle notizie.
(ibidem)
“Basta annunci” e Renzi ci fa una conferenza stampa. Presentato a Palazzo Chigi il sito che illustra il “programma dei MilleGiorni”. Dai proclami il premier passa al giorno per giorno.
(il Fatto Quotidiano, 2 settembre 2014)
La “lettizzazione” del primo ministro.
(ibidem)

Passodopopasso

Primo settembre. “Siamo al giorno zero
dei Mille Giorni per cambiar l’Italia!”
Cosa è successo al grande condottiero
che da sei mesi i creduloni ammalia?

E’ la secchiata fredda per la Sla
che a Matteo Renzi ha dato una calmata
od ha fatto il toscan quaraquaqua
indigestione di panna montata?

Partì col dir: “Cinque riforme, ADESSO!,
cinque mesi a faremo uno sconquasso”.
Ne ha fatta mezza, da buttar nel cesso
ed ora cambia: “PASSODOPOPASSO”.

Partì con i programmi ed i proclami,
gli annunci, le promesse, le scadenze,
fece sognar stupendi panorami
nonché future italiche eccellenze.

Adesso Renzi sembra assai più mite:
“Faremo meno conferenze stampa
poiché non siam malati di annuncite!”
Ma annuncia e di vergogna non avvampa.

“Alt alle rendite di posizione!”
“Saran più brevi le cause civili!”
“Non son gli ottanta euro in discussione”.
“Faremo in mille giorni mille asili!”

“Cambieremo il mercato del lavoro!”
“Il giusto posto avrem tra i nostri soci!”
“Nell’investire della Ue il tesoro
di tutto il West saremo i più veloci!”

“Non intendiamo far rivoluzioni,
ma interventi pazienti e costruttivi
per arrivare a delle conclusioni.
Son rivoluzionari gli obiettivi!”

“L’Italia cambierem, piaccia o non piaccia
ai gufi ed agli esperti di palude,
non rimarrà del vecchio alcuna traccia,
non follower sarem, ma leader!” Chiude.

Al posto delle slide ora c’è il sito
con il solito elenco di promesse:
un Jobs Act non ancora definito.
Le province che son sempre le stesse.

Lo sblocca Italia che non sblocca niente.
La giustizia penal sempre in attesa
di aver l’ok del noto delinquente
e la Costituzione vilipesa.

Eran riforme, sono linee guida.
Col passodopopasso sembra Letta,
Impegno Italia era la sua sfida,
il Decreto del Far la sua ricetta.

Pur se con le parole non arretra,
non sembra più che sia Renzi, la bomba:
“Siam la goccia che scava nella pietra!”
Speriamo non sia quella della tomba.

blog MicroMega, 4 settembre 2014

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4 Pensieri.

  1. Le mille e una promesse di Renzi

    In sei mesi non si fa manco un bebè.
    A sei mesi non si parla e si cammina,
    non si mangia senza il latte di mammina,
    per la cacca non è attivo il fai-da-te.

    Perché allora tutti fan la ramanzina
    al buon Renzi perché l’Arca di Noè
    in sei mesi è tale e quale quel che è,
    giusto i primi tocchi di verniciatina?

    Che vuol dire che promise in quattro mesi
    la riforma dell’Inferno e Paradiso?
    Era in fase di rodaggio e solo adesso

    col motore a tutta e i fari sempre accesi
    mille giorni nell’agenda infine ha inciso.
    Plaude il popolo ch’è bue, ma pure fesso.

  2. Una lacrima sul Silvio

    Sblocca Italia, Mille giorni, Mogherini:
    come fossero ciliegie, le vittorie
    di Matteo vanno a intrecciarsi con le glorie
    che ramazza dentro e fuori dai confini.

    Su di lui si scrivon già libri di storie,
    è un eroe che batte tutti i Topolini;
    vanta emuli tra pupi e burattini
    e gli storici gli dedican Memorie.

    Più nessuno degna un misero pensiero
    a Colui che, Grande fra i Grandi Statisti,
    dell’Italia fe’ una florida Nazione.

    Dai mass-media egli è sparito per intero.
    E così, povero Silvio, tu finisti
    a cambiare alle vecchiette il pannolone.

  3. Renzi blocca gli statali con la Madia

    Gli statali, come disse il sor Brunetta,
    sono tutti dei signori fannulloni,
    che tra l’altro manco votan Berlusconi.
    Lui, docente, certo sa di che discetta.

    Poiché son pagati come Paperoni,
    già da anni, prima ancor di Monti e Letta,
    non gli han dato più d’aumento una liretta.
    Gli han bloccato insomma le retribuzioni.

    Ora Renzi, l’uomo del rinnovamento,
    per salvare dello Stato il borsellino
    gli rinnova per un anno ancora il blocco.

    Poiché pare che ci sia del malcontento,
    lui ha detto: “Alle minacce non m’inchino,
    mando avanti la Madia! C’ho scritto allocco?”

  4. Sbloccaitalia, clistere magico

    L’Italia s’è alla fine costipata,
    l’intestino impigrito non risponde.
    Lo scuotono talora forti onde
    ma c’è un tappo che impedisce la cacata.

    Talvolta scoreggine moribonde
    paion predire imminente colata.
    Conati che la lasciano spossata
    illudon deiezioni furibonde.

    Così non si può andare certo avanti:
    il fiato è pestilente da morire
    e il ventre pare un otre, senza meno.

    Ma Renzi, dopo inutili badanti,
    la sprona di clisteri a non finire:
    modello Sbloccaitalia-staisereno.
    .

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