Una “puttanata” di riforma identica a quella di B.
(il Fatto Quotidiano, 29 maggio 2016)
Quartetto in Sì minore
Dieci anni son passati
e noi non ci siam scordati
quei famosi quattro saggi
che fra lazzi e beveraggi
han tentato di cambiare
o, per meglio dir, stuprare,
quel fior di Costituzione
che fa bella la Nazione.
Ecco i nom di quei mariuoli:
con D’Onofrio, Calderoli
con Pastore Andrea, Nania,
una bella compagnia.
Lorenzago nel Cadore
fu il paese ispiratore
di quei saggi improvvisati,
in realtà quattro sfigati
che in tre giorni di lavoro
reso lieto col ristoro
di bottiglie beverine,
di braciole e di costine
arrostite sulla griglia,
in festosa gozzoviglia,
han prodotto la cazzata
che riforma hanno chiamata
e che il popolo bocciò
seppellendo i Sì di No.
Dieci anni e ci risiamo:
c’è un quartetto tristo e gramo
che la Carta vuol stuprare
e l’Italia rovinare.
Uno è il vecchio presidente
staliniano assai fervente
che, fascista da piccino,
visse all’ombra del Kremlino
e ancor sogna i carri armati
contro Budapest schierati.
Parla di stabilità
ma ciò che vuol in realtà,
con l’invito a votar Sì,
è che venga presto il dì
con un uom solo al comando.
Anche Renzi sta brigando
per lo stesso risultato.
Per lo men da quando è nato
è alla caccia del potere:
sarà il Grande Timoniere,
come Mao fu per la Cina,
grazie al Sì che si avvicina.
Terza a fare i tempi foschi
c’è Maria Elena Boschi,
già Madonna nel presepe,
già cronista tutta pepe
dell’amata Fiorentina
su una radio cittadina,
già avvocata praticante,
or ministra e in un istante
di riforme molto esperta.
Matteo Renzi l’ha scoperta
nel caveau di Banca Etruria
e ne ha fatta la goduria
dei maschietti che, arrapati,
se ne sono innamorati.
Quarto eroe del bel quartetto,
buon amico del ducetto,
noto in ogni tribunale
dell’italico stivale,
è Verdini, il macellaio
dal futuro lieto e gaio:
da eventual bancarottiere
alla soglia del potere,
da indagato corruttore
a d’Italia salvatore,
da possibil delinquente
a Papà costituente.
Per il Sì corre il quartetto.
L’italiano fu perfetto
col suo No dieci anni fa.
In nom della libertà
ribadiamo il No di allora.
Dopo il buio vien l’aurora!
blog MicroMega, 2 giugno 2016