Alfan prodige

Angelino, il ministro dimezzato, sconfitto come Cadorna a Caporetto, salvato solo dai quasi amici.
(la Repubblica, 20 luglio 2013)

Alfan prodige

Dicon che Brunetta è un nano
ma che dire allor di Alfano?
L’uno è nano per l’altezza,
l’altro è nano di cabezza,

l’uno è di cervello speed,
l’altro è proprio senza quid,
un ministro dimezzato,
dal Pd non sfiduciato

in ossequio a Giorgio Re.
Questo omuncolo chi è?
Siculo coordinatore,
Segretario servitore

di un padron che lo ha avvilito,
sbeffeggiato dal partito
che fa come non ci fosse,
irretito dalle mosse

dei kazaki al ministero
dove fa il finto nocchiero,
la mascella ben serrata,
luccicante la pelata.

E’ un Cadorna a Caporetto,
comandante in capo abietto
che sui collaboratori
scaraventa i propri errori.

C’è perfin qualcun che dice
che di Letta faccia il vice,
messo lì come un pupazzo
poiché non combina un cazzo.

Pusillanime, incapace,
paracul, lacchè, mendace,
Senzaquid fa i propri uffici
se gli fregano la bici.

All’inizio dell’estate
una bici da magnate
del valor d’euro tremila
un ladruncolo gli sfila

sulla spiaggia di Agrigento
pedalando via col vento.
In detective trasformato,
Angelino ha reclutato

Ros, intelligence locale,
Polizia municipale,
Nocs e Capitaneria,
confidenti, qualche spia,

qualche amico degli amici
e alla fin la cara bici
è tornata al suo padrone,
col ladruncolo in prigione

dietro una finestra a sbarre.
La moral che si può trarre?
Questa operazion perfetta
che ridà la bicicletta

tecnologica e assai speed
a Angelino Senzaquid,
è il successo più palese
del governo a larghe intese.

 

Scacco al Re

Riforme, i saggi al via con Bossi e Tremonti. An e Lega assicurano: sulla devolution nessun dramma.
Da ieri in Cadore i quattro rappresentanti del Polo, più Speroni e i due ministri.
(la Repubblica, 21 agosto 2003)
Bossi: niente federalismo fiscale. In arrivo il progetto dei “saggi”.
Cadore, si conclude lo stage della Cdl sulle riforme: intesa su Senato, Consulta e poteri del premier.
(la Repubblica, 23 agosto 2003)
La carica di 35 saggi, amici di B e Napolitano.
(il Fatto Quotidiano, 6 giugno 2013)
Partono i saggi, il governo chiede l’ “urgenza”. Quagliariello: 4 mesi tempo-limite.
(la Repubblica, 13 giugno 2013)
Pdl: revisione della Carta troppo rapida. Pd: decisive le Camere. Sì del Senato all’urgenza del ddl del governo sulle riforme. Anche Rosy Bindi critica: “La fretta fa i gattini ciechi”.
(la Repubblica, 14 giugno 2013)
Golpetto al Senato, più facile cambiare la Costituzione.
(il Fatto Quotidiano, 14 giugno 2013)

Scacco al Re

Cambiar la Costituzione?
Abbiam già una collezione
di mostruosi fallimenti
di statisti sedicenti.

Con la sua Bicamerale,
un disastro senza eguale,
ricordiam Baffo D’Alema,
colui che trovò il sistema

di far del Berlusca morto
un caiman sveglio e risorto.
Con le bozze di Boato,
consigliere sciagurato Continua a leggere

Kyrie eleison. Giorgio, pietà!

Il Pd contro se stesso dice no all’abolizione del porcellum.
(il Fatto Quotidiano, 30 maggio 2013)
La preoccupazione di Napolitano: “Riforma del porcellum a rischio”.
(la Repubblica, 30 maggio 2013)
Fondi pubblici ai partiti. Tutti i trucchi della legge.
(il Fatto Quotidiano, 1 giugno 2013)
Visco: “Scordatevi il taglio Imu e i soldi per le grandi opere”.
(ibidem)
Maroni taglia a Bossi 850 mila euro. “Chi non condivide la linea se ne va”.
(la Repubblica, 1 giugno 2013)
Ma Berlusconi non accetta diktat. “Il porcellum non va demonizzato, meglio pensare a modifiche minime”.
(la Repubblica, 2 giugno 2013)
Letta: “Meno tasse sul lavoro. La disoccupazione giovanile dovrà scendere sotto il 30%”.
(ibidem)
Napolitano: “Basta perdere tempo”. Letta: cambiare il voto per il Colle.
(ibidem)

Kyrie eleison. Giorgio, pietà!

Nel pensare ai personaggi
che non son più nei paraggi
ci sarebbe da gioire.
Bossi, della Lega il Sire,

rutti, insulti e dito medio,
se non proprio in un famedio
è da un po’ fuor dai coglioni,
ramazzato da Maroni

che gli toglie la paghetta.
Fini, immagine perfetta
del volere e non potere,
salutato il Cavaliere, Continua a leggere

Top