Alto profilo
Il governo di Draghi è pronto in pista,
atlantico, europeo, ambientalista
e certamente fatto dai migliori:
scienziati, professor, ricercatori,
Brunetta, la Gelmini, la Carfagna.
Un governo che è proprio una cuccagna.
Pur fra i miglior c’è sempre quello meglio,
il più astuto, il più saggio od il più sveglio
e Cingolani è il meglio in questo caso,
cento volte miglior di Bertolaso.
Basti dire che piace a Renzi e a Grillo
ed ognuno lo vuol come pupillo.
È stato di Leonardo sulla tolda
ed orator più volte alla Leopolda.
Il Pil farà salir rapidamente
con massima attenzione per l’ambiente,
senza additivi e senza coloranti
diventeremo verdi tutti quanti.
Con l’ecologica sua transizione
lavoreran milioni di persone
proprio come è successo nel passato
che qui di seguito vien raccontato.
Vent’anni fa da Lecce prese il via
la nanotecnologica magia
con un centro ricerche. Cingolani
lo fece nascere con le sue mani.
Tre anni e poi Tremonti lo spedì
a fare il direttore all’ITT,
gran centro di ricerche genovese
finanziato, senza badare a spese,
dai governi del cavalier caimano
che dava i soldi, non è affatto strano,
alle ricerche fatte dai privati,
non a quelle degli statal scienziati.
A Lecce una scienziata leggendaria
il capo diventò, tale Rosaria
a quei tempi di Cingolani sposa.
Una prova d’amor molto affettuosa
a Lecce giunse in quei lontani dì,
più di tre milioncin dall’ITT,
graditissimo dono del marito
a matrimonio non ancor finito.
Anche la moglie attual di Cingolani,
la Athanassiou, guarda i casi strani,
in quel di Lecce fu ricercatrice
e col marito si riunì felice
all’ITT con un mega contratto.
La bella storia dura ancora un atto.
Roberto Cingolani ha dei figlioli
che non possono certo star da soli.
La baby sitter vien presto trovata
e viene assunta come brava tata.
Ovviamente anche lei da Lecce arriva
con una personale comitiva:
un figlio ed un marito…eccoli lì,
entrambi sono assunti all’ITT.
La morale che la telenovela
agli italiani creduloni svela?
“Non punire i peggiori col punteggio.
poiché i migliori sono spesso peggio”.
18 febbraio 2021
Sono nel giusto se non sol per l’estro
t’appello, Carlo, mio sommo maestro
ma per la precisione, per la cura
con cui sanzioni il vil, la cui cultura
non si estingue nel compiere un dovere
con tutto, proprio tutto il suo sapere,
ma si estrinseca, con lungimiranza
nel procurare, a tutta la “paranza” ,
parenti, affini e servitù compresa
una sistemazione a lauta resa
senza l’angoscia d’un banale esame;
un grato bocconcino e via la fame !
Che vinca sempre il lupo che t’ importa;
che la diritta via sia quella storta
che te ne frega! Pensa ai cazzi tuoi
che a quelli altrui ci pensiamo noi !
Noi siamo quelli ch’han sempre ragione,
la mente scevra d’ogni confusione,
la forza ch’è negata dal DIRITTO
sta nel POTERE. Perciò taci; zitto !
Ma tu non molli; non glielo consenti;
non hai dimenticato gli anni venti
allor che dalla vil soverchieria
nacque la più schifosa porcheria !
Perciò ti appello mio maestro, amico,
e ti propongo ! E sai cosa ti dico ?
Più di mille comizi al vento spersi
varrebbe recitar tutti i tuoi versi !