“Alla Camera io candidata di Pd e Pdl. Se non mi votano il problema è politico”.
(la Repubblica, 30 giugno 2013)
Santanché vice spacca la maggioranza. Pdl: se il Pd non la vota rompe i patti.
(la Repubblica, 2 luglio 2013)
Il Pd: Berlusconi è ok, ma la Santanché no.
(il Fatto Quotidiano, 2 luglio 2013)
Lite su Santanché, elezione rinviata.
(la Repubblica, 3 luglio 2013)
La Santanché non passa, voto rinviato.
(il Fatto Quotidiano, 3 luglio 2013)
Caimano sì, pitonessa no.
(ibidem)
Meglio un caimano oggi che un pitone domani
“Ma perché ce l’han con me?”
sembra dir la Santanché
dopo che l’infam Pd
rifiutò di dire sì
a lei vice presidente.
“Non ricordan proprio niente
di che dissi nel passato?
Proclamai che l’uom pelato
vuol le donne orizzontali
per le sue pulsion sessuali
e che mai gliela avrei data,
pur se super arrapata”.
Il lamento si prolunga:
“Ritornato al bunga bunga
dopo tutto quel clamore,
ne ho parlato con Briatore:
“Che continui coi sollazzi
proprio son cose da pazzi.
Mentre crolla tutto quanto,
senza fare proprio il santo
moderar deve il desio
se no tutto va a schifio!”
Parlò ben la Santanché,
pur se adesso sembra che,
anche se non gliela ha data,
il caiman l’abbia stregata.
E un Pd pieno di guai
a Daniela ha detto: “Mai!”
Caso vuol che quel partito
altri rospi abbia inghiottito
peggior della pitonessa,
causa il Colle che lo pressa.
Ha accettato che il caimano
Letta e Re Napolitano
imponesse, incontrastato,
premiér e Capo dello Stato.
Con lui al governo sta.
L’ineleggibilità
sta alla grande boicottando.
Col Berlusca sta brigando
contro la Costituzione.
Come capi commissione
ha accettato, zitto zitto,
sia il Celeste che Cicchitto.
Nitto Palma alla Giustizia
accettò con la malizia
che a votarlo fosse un altro,
per far finta, in modo scaltro,
dei suoi grazie all’astensione,
di bocciare quel volpone.
Accettato tutto ciò,
a Daniela dire no
sembra un atto di incoerenza.
La morale, in confidenza?
“Il Pd non è un partito,
è un casino mal gestito”.
blog MicroMega, 7 luglio 2013
giù il cappello davanti alla Santanchè!
La Santanchè marcia sull’autostrada
Santanché barricadiera,
silicone e lancia in resta,
già prepara la protesta
quando Silvio andrà in galera.
Indossando la bandiera,
quella vecchia, frusta e pesta,
(Forza Italia scritto in testa)
con un piglio da pantera
guida il popolo all’assalto
mentre Bondi le declama
‘I Sepolcri’ come in foja.
“Prenderemo anche d’assalto
l’autostrada! – lei proclama –
Oggi Roma, ieri Troia!”