Mogherini, chi?

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Scontro su Mogherini lady Pesc. L’Italia contesta il veto baltico. “Pronti al voto a maggioranza”.
Sono 10-11 i paesi, non solo dell’Est, contrari alla nomina. “E’ inesperta”.
(la Repubblica, 16 luglio 2014)
Mogherini, l’insostenibile leggerezza.
(il Fatto Quotidiano, 16 luglio 2014)
Smacco Mogherini, Renzi non convince Bruxelles. Salta l’accordo fra socialisti e popolari.
“Troppo filo russa”. Stallo durante la cena dei leader: “Nomine europee rinviate a fine agosto”.
(il Fatto Quotidiano, 17 luglio 2014)
L’attesa del ministro: “Io filo russa? Ma Putin l’ho visto dopo gli ucraini”.
(la Repubblica, 17 luglio 2014)
Ue, il premier sfida Juncker: “Mogherini candidata alla guida degli Esteri”.
(la Repubblica, 1 agosto 2014)

Mogherini, chi?

Ci han rintronato col semestre Ue
suscitando le attese più curiose,
ma fino ad ora si può dire che
non sono capitate grandi cose.

Sperammo nella flessibilità,
in un’Europa un po’ meno bancaria
e nella Mogherini che farà
degli Esteri europei la commissaria.

La flessibilità che ci han concessa
è stata una solenne presa in giro,
l’Europa sembra sia sempre la stessa
che vuole austerità come un vampiro,

mentre la Mogherini è lì che spera
nel verdetto in arrivo a fine agosto.
I paesi dell’Est in fitta schiera
con un veto brutale hanno risposto

di Federica alla candidatura:
“E’ filo russa, noi non la vogliamo!”
Filo russa la gelida creatura?
Sensibile di Putin al richiamo?

Chi lo dice non sa che Federica
è sempre stata sol filo se stessa.
Passò in politica, senza fatica,
da comunista giovane promessa,

prima ancor dell’arrivo del Pd,
a fan convinta di Walter Veltroni.
A Franceschini poi disse di sì
quando Walter vergò le dimissioni.

Convinta bersaniana diventata,
nelle prime primarie col toscano
con Pierluigi pronta si è schierata
all’attacco del giovane caimano:

“Sugli Esteri ha ancor molto da studiare,
Renzi è lontano dalla sufficienza…”.
Bersani out, fu lesta nel saltare
di Matteo Renzi sulla diligenza.

Di fiuto e opportunismo senza eguali,
ha poche idee che son quelle degli altri:
ovvie e banal se gli altri son normali,
luminose nel caso siano scaltri.

Ha un soprannome, la telefonista,
sempre pronta, di Renzi alla chiamata,
ad una rapida discesa in pista
come se fosse telecomandata.

Non lascia tracce ma, con disciplina,
al parer del suo capo si conforma,
sempre gradevole, mai birichina,
sempre attenta pur se sembra che dorma.

Nelle foto di gruppo viene bene
ed al capo fa far bella figura
quando parlando su straniere scene
non dice nulla, ma con gran bravura.

Gerusalemme, Gaza, Il Cairo, Amman,
il Libano, la Libia, l’Ucraina,
l’India, l’Iraq, Damasco, il Pakistan
son solo nomi sulla sua cartina,

mete eventuali se colà la manda
un capo che fa al mondo marameo
e il quale tuttalpiù le raccomanda:
“Torna in fretta a votar contro Mineo!”

Perché mandar la Mogherini all’Ue?
Perché mandar la nullità perfetta
a far Roma-Bruxelles avanti e indré?
Solo per fottere D’Alema e Letta.

Due mesi del semestre son passati:
non solo non abbiam raccolto nulla,
ma Renzi e il Re son molto preoccupati
da quello che nei ciel d’Europa frulla.

Ogni giorno Matteo apre la posta
con il terrore che la Ue gli scriva
e a Fiumicino tutti i dì si apposta
per controllare se la troika arriva.

14 agosto 2014

Nota. Il sito di MicroMega è in vacanza

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