Pratica di Mare

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I Grandi uniti nel Patto di Roma. Firmato a Pratica di Mare l’accordo di cooperazione tra i 19 paesi della Nato e la Russia.
(Il Messaggero, 29 maggio 2002)
L’intervista di Amato a la Repubblica: “Ecco la verità su Ustica. Macron chieda scusa”.
Il Dc 9 fu colpito da un missile francese che doveva uccidere Gheddafi. Il leader libico sfuggì alla trappola della Nato avvisato da Craxi.
(la Repubblica, 2 settembre 2023)

Pratica di Mare

Il suo sogno si è avverato:
matrimonio nella Nato.
Tutti a Pratica di Mare,
dove giungono all’altare

l’alleanza difensiva,
che fa morti dove arriva,
ed un giovane statista,
ieri bieco comunista.

L’officiante è Berlusconi,
gli invitati i capoccioni
dei paesi suoi alleati,
venti capi degli Stati.

Testimoni degli sposi
personaggi assai famosi:
un cow-boy, Bush il texano,
presidente americano

e un francese raffinato,
altrettanto immacolato.
Lo scenario è entusiasmante,
una Disneyland gigante.

Palme nane, piante vere,
erba a rotoli, fioriere,
archi finti, divanetti,
statue in marmo, satiretti

presi da Capodimonte.
Per le foto son già pronte
postazioni ben piazzate
dai faretti illuminate.

Per il gruppo di famiglia
una vera meraviglia:
la tettoia decorata
con campanule a cascata.

Scherzi, risa, battutine,
pacche, abbracci ed alla fine
il contratto vien firmato,
Putin socio della Nato!

Plaudon tutti i cortigiani:
“Non siam più piccoli e nani,
grazie a Silvio Berlusconi
di potenza siam campioni!”

Mentre forte rimbomba la menzogna,
nessun, purtroppo, sembra ricordare
quel che dovrebbe suscitar vergogna:
in un hangar, a Pratica di Mare,

nascosto sì, ma non molto lontano,
esiste un monumento singolare,
fatto di tanti pezzi d’aeroplano,
pescati ad uno ad uno in fondo al mare.

Col missile sparato dalla Nato,
chi sa se da francesi o americani,
l’aereo fredda bara è diventato,
mentre volava pieno d’Italiani.

Quegli Italiani, ormai dimenticati,
sono ancora in attesa di giustizia.
Chiediamo:”Bush, Chirac, cari alleati,
che cianciate di pace ed amicizia,

come osate venire al cimitero,
festeggiando con Silvio Berlusconi,
senza rimorsi, senza un fiore, un cero,
senza vergogna, senza spiegazioni?”

La domanda è sovversiva,
la risposta non arriva.

Sono tutti sorridenti
nel bel gruppo dei potenti,

nella foto di famiglia
con tettoia meraviglia.
Tutto bene nella Nato,
ma qualcosa storto è andato

perché, in fine di riunione,
é arrivato un acquazzone
che ha abbattuto la tettoia.
“Troppo tardi, porca troia!”

Carlo Cornaglia
Estratto da Qui finisce l’avventura
Nutrimenti editore Roma 2004

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