Marino va, i 101 collusi restano.
Ventisei consiglieri si dimettono, in Campidoglio arriva come commissario da Milano il prefetto Tronca.
(il Fatto Quotidiano, 31 ottobre 2015)
Roma-Milano (e ritorno)
(il Fatto Quotidiano, 1 novembre 2015)
Oltre l’Expo. Il commissario sbarca a Roma.
(ibidem)
Tronca al lavoro: “Il Papa mi dà forza”.
(la Repubblica, 2 novembre 2015)
Oggi primo vertice tra premier e prefetto. Promessa del governo: “Più soldi per Roma”.
(ibidem)
Un trionfo tira l’altro
Così sentenziò Cantone,
re dell’anticorruzione:
“E’ Milano la città
che per la moralità
dell’Italia è capitale.
Roma, capital reale,
gli anticorpi non possiede
e per mafia retrocede”.
Fu il trionfo per Milano
e l’ignobile toscano
non se ne dimenticò
e alla fine dell’Expo
proclamò: “Viva l’Italia
e Milàn che tenne a balia
questa grande esposizione
che rilancia la Nazione!”
Più nessuno si ricorda
che di malfattori un’orda
dell’Expo si era appropriata
e nessun piemme fiata
per non rovinar la festa
di un’Expo per forza onesta.
Che poi fu trionfal davvero
sia per il lavoro nero,
sia per le infinite code,
sia per le bugie del prode
suo gestor Giuseppe Sala
che ai bauscia si regala
come sindaco a Milano,
per volere del toscano.
Il trionfo è stato tale
che per Roma capitale
viene scelto commissario
il prefetto leggendario
di Milano, Paolo Tronca
che camorra e mafia stronca
solo al suo apparire in scena,
debellando la cancrena
dell’uom della panda rossa.
Tronca come prima mossa
del suo regno in Campidoglio
si prosterna a quel Bergoglio
che di Ignazio borgomastro
mise fine al gran disastro.
Così il capo dei pompieri,
ciò che fu fino a avant’ieri,
oggi, fattosi renziano,
salva Roma e il Vaticano.
Neanche il becco d’un quattrino
per il sindaco Marino,
mentre è pronto un gruzzoletto
per il meneghin prefetto
che ai miracoli si appresta.
I romani fanno festa:
col dream team che sta arrivando
Fiumicin non più allo sbando,
territorio risanato,
buio a giorno illuminato.
Sogno olimpico? Voilà!,
l’Olimpiade arriverà
per l’Italia non più in coma.
Nuovo stadio per la Roma.
Non più buche per le strade,
non più vigili in masnade,
non più metro che va in pezzi,
non più nauseabondi olezzi
da montagne di rifiuti,
non più vie ridotte a imbuti
con parcheggi in terza fila,
non più il ladro che ti sfila
dalla tasca il portafoglio.
Tronca dichiarò: “Bergoglio
tanta forza mi darà
per salvar questa città
da Marino rovinata!”
Ed il Papa gliela ha data
questa forza sovrumana,
un prodigio alla renziana:
per il Giubileo arrivò
il trionfo dell’Expo!
blog MicroMega, 4 novembre 2015