Giorgio Napolitano presidente

Re Giorgio al Colle, moniti e bolle viene pubblicato a un anno dalla morte di Giorgio Napolitano.
Colpito dal numero e dalla intensità degli elogi riportati nei coccodrilli di gran parte della stampa ho prelevato dall’archivio dei miei scritti quelli dedicati a Napolitano nel corso dei due mandati presidenziali e li ho riordinati. Ne è nata una raccolta di testi in rima che descrivono un politico che ha dimostrato qualità ben diverse da quelle magnificate dalla stampa. Molto numerose le anomalie dei suoi comportamenti.
Dai ripetuti attacchi alla magistratura al malcelato e insistito intento di imporre un bavaglio alla stampa.
Dalle manovre messe in atto per evitare la decadenza del Cavaliere dal Senato dopo la sua condanna per evasione fiscale al convinto sostegno alla guerra alla Libia con la conseguente destabilizzazione del paese dopo l’uccisione di Gheddafi. Dalla ostinata battaglia contro Grillo e grillini alla guerra dichiarata al processo sulla trattativa fra Stato e mafia e agli aiuti a Mancino imputato di falsa testimonianza.
Dalla trasformazione con sistemi non costituzionali della Repubblica da parlamentare a presidenziale al convinto sostegno alla modifica costituzionale proposta da Renzi con il Senato delle autonomie trasformato in assemblea condominiale. Un presidente della Repubblica, insomma, ben diverso da quello previsto dalla Costituzione.

Carlo Cornaglia

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Pratica di Mare

I Grandi uniti nel Patto di Roma. Firmato a Pratica di Mare l’accordo di cooperazione tra i 19 paesi della Nato e la Russia.
(Il Messaggero, 29 maggio 2002)
L’intervista di Amato a la Repubblica: “Ecco la verità su Ustica. Macron chieda scusa”.
Il Dc 9 fu colpito da un missile francese che doveva uccidere Gheddafi. Il leader libico sfuggì alla trappola della Nato avvisato da Craxi.
(la Repubblica, 2 settembre 2023)


Pratica di Mare

Il suo sogno si è avverato:
matrimonio nella Nato.
Tutti a Pratica di Mare,

dove giungono all’altare

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Dagli amici mi guardi Iddio…

Grane, attriti e sparate. La fatica di Meloni a gestire i suoi ministri. “Dovete parlare poco”.
(la Repubblica, 21 luglio 2023)

Dagli amici mi guardi Iddio…

Da troppi ritenuta un gran portento
era partita con le vele al vento,

un veliero che naviga sui mari
correndo come un treno sui binari.

La maggioranza par tosta e compatta
e può stare col culo nell’ovatta

considerato che le opposizioni

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